"La voce del vento raduna mille colori" di Ausilia Minasi
Titolo: La Voce Del Vento Raduna Mille Colori
Autore: Ausilia Minasi
Prezzo: € 14,00
Editore: Aletti Editore
Collana: Gli Emersi - Poesia
Numero pagine: 80
Anno pubblicazione: Febbraio 2013
ISBN: 978-88-591-0915-0
Copertina e illustrazioni interne: Maestro Giuseppe Brambilla Sancina
GIUSEPPE BRAMBILLA SANCINA
I pennelli del Maestro
attingono direttamente dalla straordinaria bellezza naturale,
che circonda e avvolge l'artista...
I colori si esprimono impregnando le tele nella loro magnificenza,
regalando paesaggi che si fondono tra magica poesia e vita reale...
In questa aura di colore poetico,
che lo accompagna fin da fanciullo,
il maestro, da inizio al suo viaggio
alla ricerca di tangibili certezze,
nei meandri della sua stessa anima.
Accostarsi alle sue liriche, significa arricchirsi nella profondità del
sentire, palesando intense emozioni.
Nel suo esprimersi, si trovano le voci
e le vibrazioni positive dello stesso creato,
una sorta di favola reale,
dove la natura prende vita e si pregna del sentire dell'artista,
regalando al mondo il mistero dei colori
che resteranno nella storia...
Con profonda stima
Ausilia Minasi
PREFAZIONE di Enrico Rigamonti
"...A prima vista - per stare nell'ambito nel quale si inserisce questo breve commento - le poesie di Ausilia e i dipinti del Sancina potrebbero sembrare addirittura di segno diametralmente opposto. Tanto infatti i versi appaiono scaturigine di animo passionale e, se non proprio ribelle, almeno teso a "gridare" sensazioni e sentimenti, quanto invece le tavole pittoriche espressione cromatica di un quieto e quasi solenne moto interiore.
Se tuttavia li si raffronta, preferibilmente nell'atmosfera silenziosa di un crepuscolo, si può ben cogliere una loro assimibilità profonda e cagione persino di piacevole meraviglia.
I due Artisti anelano infatti alla libertà, intesa non come scontato ed infecondo "fare quel che si vuole", ma quale nobile sfogo di un "io" irripetibile, inserito però in una realtà che, dal concreto, sfuma, senza strappi o forzature, nel metafisico. ..."
***
Gli artisti ringraziano, l'attento cogliere e fondersi, in quanto anch'egli scrittore, nei palpiti poetici e pittorici di anime delicate e sensibili, negli scuri e chiari della vita, e il loro cammino in divenire.
Ausilia Minasi e Giuseppe Brambilla Sancina
Autore: Ausilia Minasi
Prezzo: € 14,00
Editore: Aletti Editore
Collana: Gli Emersi - Poesia
Numero pagine: 80
Anno pubblicazione: Febbraio 2013
ISBN: 978-88-591-0915-0
Copertina e illustrazioni interne: Maestro Giuseppe Brambilla Sancina
GIUSEPPE BRAMBILLA SANCINA
I pennelli del Maestro
attingono direttamente dalla straordinaria bellezza naturale,
che circonda e avvolge l'artista...
I colori si esprimono impregnando le tele nella loro magnificenza,
regalando paesaggi che si fondono tra magica poesia e vita reale...
In questa aura di colore poetico,
che lo accompagna fin da fanciullo,
il maestro, da inizio al suo viaggio
alla ricerca di tangibili certezze,
nei meandri della sua stessa anima.
Accostarsi alle sue liriche, significa arricchirsi nella profondità del
sentire, palesando intense emozioni.
Nel suo esprimersi, si trovano le voci
e le vibrazioni positive dello stesso creato,
una sorta di favola reale,
dove la natura prende vita e si pregna del sentire dell'artista,
regalando al mondo il mistero dei colori
che resteranno nella storia...
Con profonda stima
Ausilia Minasi
PREFAZIONE di Enrico Rigamonti
"...A prima vista - per stare nell'ambito nel quale si inserisce questo breve commento - le poesie di Ausilia e i dipinti del Sancina potrebbero sembrare addirittura di segno diametralmente opposto. Tanto infatti i versi appaiono scaturigine di animo passionale e, se non proprio ribelle, almeno teso a "gridare" sensazioni e sentimenti, quanto invece le tavole pittoriche espressione cromatica di un quieto e quasi solenne moto interiore.
Se tuttavia li si raffronta, preferibilmente nell'atmosfera silenziosa di un crepuscolo, si può ben cogliere una loro assimibilità profonda e cagione persino di piacevole meraviglia.
I due Artisti anelano infatti alla libertà, intesa non come scontato ed infecondo "fare quel che si vuole", ma quale nobile sfogo di un "io" irripetibile, inserito però in una realtà che, dal concreto, sfuma, senza strappi o forzature, nel metafisico. ..."
***
Gli artisti ringraziano, l'attento cogliere e fondersi, in quanto anch'egli scrittore, nei palpiti poetici e pittorici di anime delicate e sensibili, negli scuri e chiari della vita, e il loro cammino in divenire.
Ausilia Minasi e Giuseppe Brambilla Sancina
"Raccoglimi un Fiore" di Ausilia Minasi
Titolo: Raccoglimi Un Fiore
Autore: Ausilia Minasi
Prezzo: € 12,50
Editore: Aletti Editore
Collana: Gli Emersi - Poesia
Numero pagine: 76
Anno pubblicazione: Ottobre 2011
ISBN: 978-88-6498-843-6
Ciao Mamma
<< Che silenzio mamma,
questo albore di dolore
mi attanaglia l'anima
ed il mio cielo, di tristezza, si è oscurato.
Malgrado il pensiero mi consoli
sapendoti nelle braccia della pace,
ancora piango e mi dispero ...
Ti sono grata mamma
per questi mesi trascorsi insieme,
dove ho potuto nella sincerità trovarti,
nei tuoi occhi si rispecchia l'amore e la speranza.
Speranza, che non ho potuto assecondare
malgrado qualche piccola ora di sollievo
fuori da quel tuo mondo triste
di solitudine e abbandono.
Cara mamma sono qui
e mi è difficile riprendere la vita,
il vuoto è immenso e prego Dio ,
che mi conforti e mi rassereni,
permettendomi di lasciarti andare ...>>
PREFAZIONE di Enrico Rigamonti
<<Penso che una delle maggiori difficoltà, talmente intensa da sfociare addirittura in tormento per un poeta, consista nel far convivere l'intrinseca, per così dire, "prorompenza" dei versi, con la necessità di rivolgere al pubblico un messaggio comunque coerente e non invece fastidiosamente tumultuoso.
La poesia è infatti, per sua natura, scaturigine dell'animo, con tutte le sensazioni, i contrasti e i diversi approcci, a seconda anche dell'umore in quel momento dominante.
Il rischio è dunque quello di sortire in una silloge, un prodotto poetico contraddittorio e persino ondivago.
Nulla di tutto questo nei componimenti di Ausilia, la quale riesce invece, con invidiabile maestria, a conseguire un perfetto equilibrio tra sensazioni e passioni da un lato e la perfetta linearità appunto del messaggio che ella vuole trasmettere.
Se, con tutti i limiti che la sintesi in argomento comporta, dovessi riassumere il contenuto di esso, direi che l'Autrice ci spiega come gli afflati del sentimento, spesso forti, pure se mai violenti o anche solo indelicati, si armonizzano con la natura, i cui scenari e suoni quasi si adattano allo stato d'animo espresso attraverso la poesia.
Anche in ciò risiede l'estrema abilità della Nostra vale a dire nel mostrarci una natura spettatrice, attenta e partecipe del dolore o della gioia pudica, ma intensa dell'uomo.
Ausilia crede nel sentimento, sia esso indirizzato ai familiari, oppure ad un amore garbato, anche se non etereo o che si estrinsechi in un grido di dolore, sempre comunque composto.
In ogni caso l'intensità e la pregnanza della sensazione non viene mai offuscata da sguaiatezza o anche solo da volontà esibizionistica. Al contrario i versi dell'Autrice ne mettono in luce l'estrema dignità, non disgiunta da apprezzabile fierezza che tuttavia non conculca l'ascoltatore, ma che gli si pone davanti con rispetto, pur nella consapevolezza di parlargli di aspetti importanti della vita, attraverso stimoli destinati a toccarlo nel fondo del cuore.
Se posso permettermi un suggerimento a chi voglia accostarsi alla poesia di Ausilia, direi di farlo nel silenzio più assoluto, possibilmente in una stanza dalla luce soffusa, in compagnia solo di se stesso. In questo modo il lettore, ma meglio sarebbe definirlo appunto ascoltatore, avrà modo di immergersi in contesti del tutto coinvolgente, benchè non prevaricanti e di cogliere suoni e di vedersi proiettare davanti immagini, nonchè infine di condividere moti dell'animo, generati da circostanze o pulsioni profondamente connesse dall'essere umano e sua costante compagnia.
Complimenti Ausilia e ... grazie per la Tua poesia.>>
* * *
La poetessa Ausilia Minasi ringrazia
<<Ringrazio l'avvocato Enrico Rigamonti, di Lecco, per la sua gratificante prefazione e per la sua cortese collaborazione. Come sempre ha saputo comprendere le sfumature più delicate del mio animo sensibile e tormentato.>>
Autore: Ausilia Minasi
Prezzo: € 12,50
Editore: Aletti Editore
Collana: Gli Emersi - Poesia
Numero pagine: 76
Anno pubblicazione: Ottobre 2011
ISBN: 978-88-6498-843-6
Ciao Mamma
<< Che silenzio mamma,
questo albore di dolore
mi attanaglia l'anima
ed il mio cielo, di tristezza, si è oscurato.
Malgrado il pensiero mi consoli
sapendoti nelle braccia della pace,
ancora piango e mi dispero ...
Ti sono grata mamma
per questi mesi trascorsi insieme,
dove ho potuto nella sincerità trovarti,
nei tuoi occhi si rispecchia l'amore e la speranza.
Speranza, che non ho potuto assecondare
malgrado qualche piccola ora di sollievo
fuori da quel tuo mondo triste
di solitudine e abbandono.
Cara mamma sono qui
e mi è difficile riprendere la vita,
il vuoto è immenso e prego Dio ,
che mi conforti e mi rassereni,
permettendomi di lasciarti andare ...>>
PREFAZIONE di Enrico Rigamonti
<<Penso che una delle maggiori difficoltà, talmente intensa da sfociare addirittura in tormento per un poeta, consista nel far convivere l'intrinseca, per così dire, "prorompenza" dei versi, con la necessità di rivolgere al pubblico un messaggio comunque coerente e non invece fastidiosamente tumultuoso.
La poesia è infatti, per sua natura, scaturigine dell'animo, con tutte le sensazioni, i contrasti e i diversi approcci, a seconda anche dell'umore in quel momento dominante.
Il rischio è dunque quello di sortire in una silloge, un prodotto poetico contraddittorio e persino ondivago.
Nulla di tutto questo nei componimenti di Ausilia, la quale riesce invece, con invidiabile maestria, a conseguire un perfetto equilibrio tra sensazioni e passioni da un lato e la perfetta linearità appunto del messaggio che ella vuole trasmettere.
Se, con tutti i limiti che la sintesi in argomento comporta, dovessi riassumere il contenuto di esso, direi che l'Autrice ci spiega come gli afflati del sentimento, spesso forti, pure se mai violenti o anche solo indelicati, si armonizzano con la natura, i cui scenari e suoni quasi si adattano allo stato d'animo espresso attraverso la poesia.
Anche in ciò risiede l'estrema abilità della Nostra vale a dire nel mostrarci una natura spettatrice, attenta e partecipe del dolore o della gioia pudica, ma intensa dell'uomo.
Ausilia crede nel sentimento, sia esso indirizzato ai familiari, oppure ad un amore garbato, anche se non etereo o che si estrinsechi in un grido di dolore, sempre comunque composto.
In ogni caso l'intensità e la pregnanza della sensazione non viene mai offuscata da sguaiatezza o anche solo da volontà esibizionistica. Al contrario i versi dell'Autrice ne mettono in luce l'estrema dignità, non disgiunta da apprezzabile fierezza che tuttavia non conculca l'ascoltatore, ma che gli si pone davanti con rispetto, pur nella consapevolezza di parlargli di aspetti importanti della vita, attraverso stimoli destinati a toccarlo nel fondo del cuore.
Se posso permettermi un suggerimento a chi voglia accostarsi alla poesia di Ausilia, direi di farlo nel silenzio più assoluto, possibilmente in una stanza dalla luce soffusa, in compagnia solo di se stesso. In questo modo il lettore, ma meglio sarebbe definirlo appunto ascoltatore, avrà modo di immergersi in contesti del tutto coinvolgente, benchè non prevaricanti e di cogliere suoni e di vedersi proiettare davanti immagini, nonchè infine di condividere moti dell'animo, generati da circostanze o pulsioni profondamente connesse dall'essere umano e sua costante compagnia.
Complimenti Ausilia e ... grazie per la Tua poesia.>>
* * *
La poetessa Ausilia Minasi ringrazia
<<Ringrazio l'avvocato Enrico Rigamonti, di Lecco, per la sua gratificante prefazione e per la sua cortese collaborazione. Come sempre ha saputo comprendere le sfumature più delicate del mio animo sensibile e tormentato.>>
"Arte, Poesia e Profumo di Zagara" di Ausilia Minasi
Titolo: Arte, Poesia e Profumo Di Zagara
Autore: Ausilia Minasi
Prezzo: € 12,00
Editore: Aletti Editore
Collana: Gli Emersi - Poesia
Numero pagine: 74
Anno pubblicazione: Marzo 2011
ISBN: 978-88-6498-611-1
<<A mio padre Vincenzo,
che mi ha lasciato in eredità
i suoi meravigliosi occhi neri,
che orgogliosamente porto,
dando testimonianza dei colori
della sua terra, la bella Calabria.
A mia madre Giuseppa,
che senza sapere, con l'innocenza
dell'ignoranza, ha insegnato ai suoi dieci figli,
l'ostinata forza di volontà
di andare avanti, sempre, senza cedere,
superando ostacoli e difficoltà
che la vita, spesso amara,
costringe ad affrontare per guardare oltre noi stessi
e così oltrepassare il muro dell'isopportabile.
Da sicula verace è solita dire:
"Chi voi pigghiari lu cielu a pugna?..."
(inutile prendere a pugni il cielo)>>
PREFAZIONE di Enrico Rigamonti
<<Penso che il miglior metodo di approccio al commento di una silloge poetica sia quello di mettere nero su bianco, per così dire "di getto", le sensazioni che la sua lettura provoca nell'animo.
Del resto la poesia è diretta proprio al cuore, senza cioè il filtro ed il vaglio della ragione.
Mi pare così di cogliere nei versi di Ausilia l'estatico accostarsi di un sentimento umano, forte e roccioso, ma nel contempo delicato, ad un contesto naturale, imperioso ed intimidente e persino un fondersi in esso.
Di fronte al vento impetuoso, oppure ad altri scenari naturali, grandiosi nella loro solennità, l'essere umano appare, nelle poesie dell'autrice, piccolo, indifeso, quasi timoroso, ma anche unico ed irripetibile, proprio per la sua capacità di elaborare ed esprimere un complesso di sentimenti. Sovviene l'espressione di Pascal il quale nel definire l'uomo "canna pensante" rende mirabilmente l'idea della fragilità e tuttavia della straordinaria potenzialità del genere cui apparteniamo.
Nei brani di Ausilia la natura affascina coi suoi colori, suoni ed anche odori che, in chi l'ha visitata, ricorda molto la terra di Sicilia, cui indubbiamente e con piena legittimità lei si dimostra ancora legata, sia pure senza ostentazione alcuna.
Il sentimento umano appare invece talora fonte di tormento o di angoscia, ma sempre orientato ad un obiettivo di piena ed autentica libertà, nonchè al dialogo delicato e mai banale.
In questo quadro trova adeguata collocazione persino una garbata carnalità, pudica e dunque non volgare, ma al contrario garbatamente abbracciata ad altre realtà di un cosmo naturale eterno e misterioso.
Si trova talora anche un accenno a Dio, cui il comporre si avvicina con sobria consapevole devozione.
Sia nelle composizioni più strettamente autobiografche, che nelle altre, gli affetti trovano adeguata collocazione, in particolare quello scaturente dalla maternità, intesa come straordinario evento di coesistenza di due vite, pur nella loro ineliminabile peculiarità.
In un contesto quale l'attuale, in cui l'urlo e l'atteggiamento sguaiato sembrano essere note caratteristiche della comunicazione, il garbo, la compostezza espressiva, ma nel medesimo tempo la rilevanza e lo spessore delle tematiche delle poesie di Ausilia, costituiscono, per chi prova disagio di fronte alla moda dominante, una sorta di rigenerante oasi.
Ne fa da contrasto con ciò l'unico branco in cui la direzza di talune parole suona come una sorta di sprone e di sveglia per una platea disattenta al grido di dolore che si sprigiona dal susseguirsi dei versi.
Complimenti Ausilia, anche per le appropriate e significative immagini che accompagnano ciascuna delle Tue poesie e che ben ne sintetizzano i singoli contenuti ed invogliano ancor di più a meditarli. >>
* * *
La poetessa Ausilia Minasi ringrazia
<<Un sentito ringraziamento all'avvocato Entrico Rigamonti di Lecco per la gratificante e preziona prefazione alla mia opera. Con la Sua sensibilità di valente scrittore e poeta ha saputo cogliere nel profondo le minuscole sfaccettature del mio sentire.>>
Autore: Ausilia Minasi
Prezzo: € 12,00
Editore: Aletti Editore
Collana: Gli Emersi - Poesia
Numero pagine: 74
Anno pubblicazione: Marzo 2011
ISBN: 978-88-6498-611-1
<<A mio padre Vincenzo,
che mi ha lasciato in eredità
i suoi meravigliosi occhi neri,
che orgogliosamente porto,
dando testimonianza dei colori
della sua terra, la bella Calabria.
A mia madre Giuseppa,
che senza sapere, con l'innocenza
dell'ignoranza, ha insegnato ai suoi dieci figli,
l'ostinata forza di volontà
di andare avanti, sempre, senza cedere,
superando ostacoli e difficoltà
che la vita, spesso amara,
costringe ad affrontare per guardare oltre noi stessi
e così oltrepassare il muro dell'isopportabile.
Da sicula verace è solita dire:
"Chi voi pigghiari lu cielu a pugna?..."
(inutile prendere a pugni il cielo)>>
PREFAZIONE di Enrico Rigamonti
<<Penso che il miglior metodo di approccio al commento di una silloge poetica sia quello di mettere nero su bianco, per così dire "di getto", le sensazioni che la sua lettura provoca nell'animo.
Del resto la poesia è diretta proprio al cuore, senza cioè il filtro ed il vaglio della ragione.
Mi pare così di cogliere nei versi di Ausilia l'estatico accostarsi di un sentimento umano, forte e roccioso, ma nel contempo delicato, ad un contesto naturale, imperioso ed intimidente e persino un fondersi in esso.
Di fronte al vento impetuoso, oppure ad altri scenari naturali, grandiosi nella loro solennità, l'essere umano appare, nelle poesie dell'autrice, piccolo, indifeso, quasi timoroso, ma anche unico ed irripetibile, proprio per la sua capacità di elaborare ed esprimere un complesso di sentimenti. Sovviene l'espressione di Pascal il quale nel definire l'uomo "canna pensante" rende mirabilmente l'idea della fragilità e tuttavia della straordinaria potenzialità del genere cui apparteniamo.
Nei brani di Ausilia la natura affascina coi suoi colori, suoni ed anche odori che, in chi l'ha visitata, ricorda molto la terra di Sicilia, cui indubbiamente e con piena legittimità lei si dimostra ancora legata, sia pure senza ostentazione alcuna.
Il sentimento umano appare invece talora fonte di tormento o di angoscia, ma sempre orientato ad un obiettivo di piena ed autentica libertà, nonchè al dialogo delicato e mai banale.
In questo quadro trova adeguata collocazione persino una garbata carnalità, pudica e dunque non volgare, ma al contrario garbatamente abbracciata ad altre realtà di un cosmo naturale eterno e misterioso.
Si trova talora anche un accenno a Dio, cui il comporre si avvicina con sobria consapevole devozione.
Sia nelle composizioni più strettamente autobiografche, che nelle altre, gli affetti trovano adeguata collocazione, in particolare quello scaturente dalla maternità, intesa come straordinario evento di coesistenza di due vite, pur nella loro ineliminabile peculiarità.
In un contesto quale l'attuale, in cui l'urlo e l'atteggiamento sguaiato sembrano essere note caratteristiche della comunicazione, il garbo, la compostezza espressiva, ma nel medesimo tempo la rilevanza e lo spessore delle tematiche delle poesie di Ausilia, costituiscono, per chi prova disagio di fronte alla moda dominante, una sorta di rigenerante oasi.
Ne fa da contrasto con ciò l'unico branco in cui la direzza di talune parole suona come una sorta di sprone e di sveglia per una platea disattenta al grido di dolore che si sprigiona dal susseguirsi dei versi.
Complimenti Ausilia, anche per le appropriate e significative immagini che accompagnano ciascuna delle Tue poesie e che ben ne sintetizzano i singoli contenuti ed invogliano ancor di più a meditarli. >>
* * *
La poetessa Ausilia Minasi ringrazia
<<Un sentito ringraziamento all'avvocato Entrico Rigamonti di Lecco per la gratificante e preziona prefazione alla mia opera. Con la Sua sensibilità di valente scrittore e poeta ha saputo cogliere nel profondo le minuscole sfaccettature del mio sentire.>>