Domenica 15-5-2011, è stato presentato il libro intitolato “Il palo, la vite del Canadà e la Margherita” di Umberto Colombo. Il libro è stato realizzato anche grazie alla collaborazione di Caterina Grasselli, che ha illustrato con dei disegni la storia. Il libro è stato poi portato sulla scena e animato da due componenti di “Origano Selvatico”: Ausilia Minasi, che interpretava la Margherita, e Liliana Barachetti, che interpretava la vite del Canada. La favola è stata narrata dalle due dicitrici Manuela Regaglia, dicitrice di “Origano Selvatico”, e Chiara Nava, mentre è stata musicata dal maestro Alberto Sgrò, colui che ha messo in musica la poesia di Ausilia Minasi “Io non me ne vado”. La rappresentazione della favola è iniziata con il prologo dello stesso autore Umberto Colombo, che ha spiegato il perché ha scritto questa storia. Durante il prologo è entrata Ausilia vestita da Margherita, protagonista della storia. Quando è arrivato il momento della vite canadese, è entrata in scena la ballerina Liliana Barachetti, che ha allietato la storia con danze stando sulla sola punta delle dita dei piedi. Prima della narrazione del libro, il prologo dell’autore è stato accompagnato dalle musiche degli allievi della scuola di musica “I Manzoniani”, del maestro Alberto Sgrò. Lo spettacolo è stato rappresentato sia venerdì 13-5-2011, riservato alla Scuola Primaria di Garbagnate Monastero alle ore 14.00, e domenica 15-5-2011, aperto al pubblico. In entrambe i casi, lo spettacolo ha riscosso grande successo.
La trama in sintesi: l’alterigia della Margherita viene punita dal crollo di una frana, proprio ai piedi della cava di sabbia; travolta dalla massa di detriti, essa finisce nel laboratorio di cemento. Da qui, inglobata nello stesso cemento, la Margherita giunge nel piccolo paese, racchiusa nel palo della luce. Finchè, una notte, il temporale apre una piccola fenditura nel palo: così la Margherita riemerge, richiamando l’attenzione della vite canadese. Questa, risalendo il palo, strappa la Margherita da quella prigione amorfa riportandole il sorriso grazie a un’autentica amicizia.
Il giornale “La Provincia di Lecco” ha inoltre dedicato un’intersezione tra gli spettacoli alla rappresentazione di venerdì 13-5-2011.
“Un mondo fatto di monti e di lago, di case, di sole e di vita, che variava con le stagioni, ma la primavera era la preferita” (tratto dal libro di Umberto Colombo).
L’autore aggiunge, inoltre, nei bigliettini di sala:
“Ricordate che il bene è la più grande conquista per l’umanità”.
La trama in sintesi: l’alterigia della Margherita viene punita dal crollo di una frana, proprio ai piedi della cava di sabbia; travolta dalla massa di detriti, essa finisce nel laboratorio di cemento. Da qui, inglobata nello stesso cemento, la Margherita giunge nel piccolo paese, racchiusa nel palo della luce. Finchè, una notte, il temporale apre una piccola fenditura nel palo: così la Margherita riemerge, richiamando l’attenzione della vite canadese. Questa, risalendo il palo, strappa la Margherita da quella prigione amorfa riportandole il sorriso grazie a un’autentica amicizia.
Il giornale “La Provincia di Lecco” ha inoltre dedicato un’intersezione tra gli spettacoli alla rappresentazione di venerdì 13-5-2011.
“Un mondo fatto di monti e di lago, di case, di sole e di vita, che variava con le stagioni, ma la primavera era la preferita” (tratto dal libro di Umberto Colombo).
L’autore aggiunge, inoltre, nei bigliettini di sala:
“Ricordate che il bene è la più grande conquista per l’umanità”.